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Clessidra, il racconto

Facendo una passeggiata ristoratrice sul lungomare di Bari al tramonto di una bella giornata di settembre del 2010, abbiamo iniziato a parlare delle letture che da anni organizzavamo in casa. Fra un riferimento alla filosofia di Deleuze e Guattarì e uno sguardo a ciò che nelle letture in casa non funzionava, abbiamo pensato di ampliare il gioco ad un contesto più pubblico, e di inventare delle regole: innanzi tutto fissare un tempo massimo a disposizione di ciascun partecipante, di qui la CLESSIDRA. Ci ispirava poi fin da quella prima chiacchierata a braccetto, il fatto di riunire persone che mettono tutte in comune un po’ di sé e delle proprie passioni. Sarebbe diventata una serata di letture in senso lato, non solo di consigli di lettura, ma di condivisione di passioni: arte, musica, danza, fotografia… Clessidra si potrebbe definire un picnic di passioni, il vino e i tarallini ce li mettono gli organizzatori, i partecipanti tutto il resto, ognuno porta qualcosa, nessuno viene solo ad osservare. Abbiamo quindi definito il gioco CLESSIDRA gioco sociale di letture rizomatiche senza pubblico. Rizomatiche? Il rizoma è un particolare tipo di radice che ha la specificità di penetrare il terreno lungo un movimento di estensione orizzontale, a differenza del tipo di radice a fittone, che penetra in senso verticale sino a radicarsi in profondità. Ci ispirava, già in quella mite sera di settembre il fatto che a volte uno sguardo di superficie può cogliere le relazioni fra elementi provenienti dagli ambiti più disparati. Con superficialità rivendichiamo il significato di VASTE DIMENSIONI, e anche la possibilità di esplorare lo spazio di un territorio, di qui la scelta di trovare un luogo sempre diverso per incontrarci ed eccoci alle azioni urbane di lettura. Il primo luogo che ci ha ospitato il 17 dicembre 2010, è stata una scuola di danza nel centro murattiano di Bari, Danzarte, il tema, FUOCO, perfetto per una delle serate più fredde di quell’inverno barese. I partecipanti, 12. Da quella volta siamo arrivati ad oggi, continuiamo a incontrarci intorno alle parole una volta al mese, in un luogo sempre diverso della città: pub, associazioni, parchi, giardini, case, negozi…Ogni volta siamo curiose di vedere quale sarà il puzzle di scelte dei partecipanti che si comporrà intorno alla parola del mese, ora il puzzle si amplia, il gioco è esportato in altre città e nelle scuole.

Silvana e Mariarosa